lunedì 30 gennaio 2017

Cuori in viaggio - Alla scoperta di 28 storie d'amore

Buongiorno lettori,
oggi voglio annunciarvi che il mio blog parteciperà ad una bellissima iniziativa insieme a tanti altri fantastici blog! :)
Dato che si avvicina San Valentino, per tutto il mese di febbraio, ogni giorno un blog posterà una recensione di un romanzo che racconta una storia d'amore ambientata all'estero. 




Ora non vi resta che preparare le valigie e partire con noi per un San Valentino di carta e inchiostro!

Ecco qui il calendario! :)

25 febbraio
LeggendoViaggiando
26 febbraio
Liberi di scrivere
27 febbraio
La Nicchia Letteraria
28 febbraio
Il cibo della mente


venerdì 27 gennaio 2017

"Sex or Love 2" di Flavia Cocchi

Buongiorno cari lettori,
siamo giunti a venerdì e io vi consiglio una lettura (o due) per il week-end.
Se non avete letto "Sex or Love", il primo volume della serie scritta da Flavia Cocchi, allora dovete recuperare (qui trovate la mia opinione) e poi immergervi nella lettura del secondo capitolo.



"Se l'amore non faceva bene ed era un tranello, io ci ero caduta  dentro pari pari come Alice era precipitata dentro il buco del Paese delle Meraviglie"

Trama

Dopo una festa in cui hanno bevuto qualche bicchiere di troppo, Luca e Bea, diciassette anni, si risvegliano nello stesso letto e scoprono di non riuscire a stare lontani. L’attrazione fisica che provano l’uno per l’altra è troppo forte, ma sono decisi a non mettere in mezzo i sentimenti. Per questo concordano un vero e proprio decalogo per non innamorarsi. Regola numero uno: non rivelare a nessuno la loro relazione. Due: faranno sesso solo quando ne avranno voglia entrambi. Tre: niente frasi sdolcinate. Quattro: mai dormire insieme... E niente baci fuori dalle lenzuola, né cene romantiche o passeggiate mano nella mano. Eppure, senza che se ne rendano conto, i limiti che si sono imposti vengono meno uno dopo l’altro, e i due scoprono di provare qualcosa di profondo l’uno per l’altra. Accettarlo e ammetterlo, prima di tutto a sé stessi, però, non è per niente facile...

Riusciranno a dare ascolto ai propri cuori e a vivere a pieno la passione che li unisce?

Perché leggerlo?

Lo sapete, attendevo questo seguito perché "Sex or Love?" era finito con una sorta di colpo di scena. E anche stavolta mi sono ritrovata di fronte ad una lettura scorrevole, perfetta per riprendersi dallo stress della vita quotidiana.
In questo secondo capitolo si assiste all'evolversi del rapporto tra Bea e Luca che cercano di destreggiarsi tra stupide regole autoimposte, umori altalenanti, incomprensioni e amicizie in bilico.
A colpirmi particolarmente sono stati il personaggio di Luca e quello di sua madre Viola, mentre ho trovato Beatrice troppo piagnucolosa e scontrosa.
Luca mi ha impressionata con la sua tenerezza e dolcezza, e perché tenta disperatamente di contrastare i suoi sentimenti e di non far trasparire le sue emozioni. Fortunatamente al suo fianco ha una magnifica figura materna: Viola infatti è una donna estremamente comprensiva e cerca di essere sempre presente per suo figlio senza però diventare invadente. Ho apprezzato anche il fatto che in molte occasioni si ritrovi a fare da madre anche a Beatrice, troppo spesso lasciata sola, soprattutto in momenti cruciali per la sua crescita.
Ma "Sex or Love 2" mi è piaciuto anche perché Flavia Cocchi (qui trovate l'intervista) non si è limitata a scrivere una storia d'amore tra ragazzi, ma è riuscita a darle addirittura una dimensione corale. Qui l'amore è quasi un "pretesto" per parlare di amicizia, quella vera, quella ti porta ad essere protettivo come un fratello (è il caso di Gabriel nei confronti di Bea) o apprensiva come una mamma (e mi riferisco alla maturità che dimostra Giulia con i suoi saggi consigli).
Quindi, se siete ragazzi, leggetelo perché parla proprio di voi, e vi farà sentire meno incompresi; ma se, invece, siete un pochino più grandi, come me, vi consiglio comunque di non perdervi questa piacevole lettura che vi regalerà sicuramente qualche sorriso, e magari vi farà ripensare al passato con una punta di malinconia!

E ora vi lascio con una canzone, anche stavolta tra le preferite di Bea!




"Nobody said it was easy
Oh it's such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be so hard
I'm going back to the start"


giovedì 19 gennaio 2017

"La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco" di Andrea Marcolongo

Buongiorno lettori,
oggi parliamo di una lettura decisamente particolare. Non si tratta di storie d'amore, né di omicidi efferati, né tantomeno di luoghi fantastici, ma della lingua greca.
"La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco" di Andrea Marcolongo mi ha colpito sin da subito e, da ex studentessa del liceo classico, non ho dubitato nemmeno per un attimo sulla possibilità di leggerlo.



Trama.

Lo sappiamo tutti: la prima reazione davanti a un testo in greco antico spazia dalla paralisi al terrore puro.
Ho scelto nove ragioni per amare e per raccontare ciò che il greco sa dire in modo unico, speciale, diverso da ogni altra lingua – e sì, per spazzar via ogni paura trasformandola forse in passione.
Innanzitutto questo libro parla di amore: il greco antico è stata la storia più lunga e bella della mia vita.
Non importa che sappiate il greco oppure no.
Se sì, vi svelerò particolarità di cui al liceo nessuno vi ha parlato, mentre vi tormentavano tra declinazioni e paradigmi.
Se no, ma state cominciando a studiarlo, ancora meglio. La vostra curiosità sarà una pagina bianca da riempire.
Per tutti, questa lingua nasconde modi di dire che vi faranno sentire a casa, permettendovi di esprimere parole o concetti ai quali pensate ogni giorno, ma che proprio non si possono dire in italiano.
Ad esempio, i numeri delle parole erano tre, singolare, plurale e duale – due per gli occhi, due per gli amanti; esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l’ottativo, e non esisteva il futuro. Insomma, il greco antico era un modo di vedere il mondo, un modo ancora e soprattutto oggi utile e geniale.
Non sono previsti esami né compiti in classe: se alla fine della lettura sarò riuscita a coinvolgervi e a rispondere a domande che mai vi eravate posti, se finalmente avrete capito la ragione di tante ore di studio, avrò raggiunto il mio obiettivo.

L'autrice.

Andrea Marcolongo, grecista, si è laureata all’Università degli Studi di Milano. Nella sua vita ha molto viaggiato e ha vissuto in dieci città diverse, tra cui Parigi, Dakar, Sarajevo e ora Livorno. Dopo essersi specializzata in storytelling, ha lavorato come consulente di comunicazione per politici e aziende. Capire il greco, però, è sempre stata la sua questione irrisolta e a questa ha dedicato buona parte delle sue notti insonni.

Perché leggerlo?

"Apre la mente”, così si dice da sempre del greco antico. Ed è vero, il liceo classico apre di molto la mente: la spalanca verso l’età adulta. Con tenacia e ostinazione, e con una buona dose di sacrificio, lo studio scolastico del greco insegna a riconoscere e a decifrare le sfaccettature della vita e i suoi colori; che non sono mai bianco e nero, come si crede da ragazzi quando o si ama o si odia, ma sono di un’infinita e densa gamma di grigi. La soddisfazione, l’orgoglio, la frustrazione, la delusione, che imparare questa lingua comporta, rendono più facile maneggiare poi le gioie e i dolori del mondo adulto. Non è solo una questione linguistica, è una questione di attitudine alla vita: i ragazzi che si sono trovati a districarsi in concetti più grandi di loro, conoscono con maggior precisione il perimetro della difficoltà e della felicità, della fatica e dell’ironia in cui si troveranno a muoversi nel mondo adulto.

L'autrice non poteva esprimere meglio ciò che io sento a distanza di quasi 8 anni da quell'8 luglio in cui ho detto addio al mio tanto amato liceo classico.
Mi è sempre piaciuto studiare e ho adorato molte delle materie del liceo, ma tra tutte, il greco occupa un posto speciale nel mio cuore. 
E magari non vi interessa, ma vi voglio spiegare le 3 ragioni per cui io amo il greco:


  • Chi me lo ha insegnato. Diciamocelo, ogni ragazzo al ginnasio, almeno i primi tempi, si ritrova spaesato davanti alla grammatica greca, all'eserciziario e al dizionario. A quel punto la situazione si può risolvere in due modi: o viene aiutato da un professore che riesce a guidarlo alla scoperta di questa meravigliosa lingua, oppure sarà condannato ad un'infinità di brutti voti, nell'attesa di arrivare al liceo e "salvarsi" dal debito grazie alle interrogazioni di letteratura.
    Io credo di aver vinto alla lotteria, perché sia al ginnasio che al liceo ho trovato delle professoresse meravigliose che mi hanno trasmesso la loro passione per il greco. Un percorso scolastico che ha trovato il coronamento in un viaggio in Sicilia dove ho vissuto l'emozione fortissima di poter vedere una tragedia recitata tra le rovine di un antico teatro greco.
  • La difficoltà. Ricordo che molte delle mie compagne del liceo preferivano il latino al greco perché trovavano il primo molto vicino all'italiano. Invece io, che non ho mai amato le cose facili, ho sempre mostrato molto più interesse per il greco perché mi dava più soddisfazione riuscire ad ottenere delle frasi più o meno comprensibili in italiano da un testo scritto in un alfabeto così diverso dal mio. Tradurre dal greco mi ha insegnato a non mollare mai, anche quando nulla sembra avere senso, a non fermarmi alle apparenze e indagare oltre, e a non accontentarmi.
  • La letteratura e l'originalità dei contenuti. Corro il rischio di attirarmi le antipatie dei latinisti dicendovi che per me studiare la letteratura latina era molto spesso davvero noioso. Perché? Il fatto è che, in molti casi, si trattava di concetti che avevo già affrontato in greco e che venivano semplicemente ripresi.
    Era invece una gioia sostenere le interrogazioni di letteratura greca perché mi bastava leggere testi, analisi e focus storici per assimilare tutto e farlo mio. Molto di ciò che ho appreso in quegli anni è ancora un vivido ricordo nella mia mente. Il motivo è semplice: trovavo meravigliosi e profondi i personaggi delle tragedie, mi incantavano alcuni concetti filosofici e la lettura in metrica aveva una musicalità che mi attirava.
La mia lista potrebbe continuare all'infinito, ma lascio parlare per me il libro di Andrea Marcolongo che è davvero un inno d'amore per il greco antico. 
Consiglierei a tutti di leggere "La lingua geniale": a chi frequenta il liceo classico per apprezzare ancora di più una lingua meravigliosa, a chi ha studiato il greco perché farà un tuffo nel passato e magari si ritroverà, come me, a recitare ad alta voce la Medea cercando disperatamente di ricordarsi la metrica giusta, e infine a chi il greco antico non lo ha mai nemmeno considerato. Questi ultimi si renderanno conto di aver perso un'occasione per portare nella propria vita le infinite sfumature che regala la lingua greca. A loro dedico questo passo, uno dei miei preferiti in assoluto...




...perché appena ti guardo più non mi riesce

di parlare,
la lingua si inceppa, subito un fuoco sottile
corre sotto la pelle,
gli occhi non vedono più, le orecchie
rombano,
il sudore mi scorre, un tremore
mi afferra tutta, sono più verde
dell’erba, mi vedo a un passo
dall’essere morta.
Ma tutto bisogna sopportare perché…



Per me il greco è, e rimarrà sempre, la lingua dei sentimenti. Ci sono delle sensazioni, degli stati d'animo che sono perfetti descritti così, in un alfabeto poco comprensibile, bello da vedere e difficile da interpretare, proprio come l'amore.

"La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco" di Andrea Marcolongo è un libro che deve trovare posto nelle vostre librerie. Per alcuni rappresenterà un ricordo, per altri una scoperta e per altri ancora una conferma. L'importante è che capiate che il greco antico non è una semplice lingua morta e che il suo studio rende maledettamente vivi, altroché!




lunedì 16 gennaio 2017

{ Blogtour } "Della stessa sostanza dell'amore" di Biagio Veneruso


Buongiorno cari lettori,
se seguite i bellissimi blog "Una Rosa Per Amica" e "Scaffali da riscrivere", avrete già avuto modo di leggere le interessantissime tappe dedicate al libro "Della stessa sostanza dell'amore" di Biagio Veneruso, in caso contrario correte a recuperare!

Oggi io vi parlerò del libro, ma soprattutto del protagonista, Matteo...e state attenti, perché in fondo al post, troverete una sorpresa! 


Prezzo: Ebook € 2.99, 
Cartaceo € 14.99
Blog dell'autore: bit.ly/StreetlibLibro
Ebook su: Streetlib (bit.ly/StreetlibLibro), Amazon, IBS, LaFeltrinelli, Mondadori.

Trama.

A vent’anni, in piena crisi economica, Matteo conduce una vita “comoda”, fatta solo di svaghi, circondato da una schiera di amici a lui devoti e non ha particolari propositi per il futuro se non quello di continuare a divertirsi.
Un giorno assiste, per caso, ad un episodio inquietante che gli rivela una difficile situazione familiare, tale da mandare in frantumi quel microcosmo felice costruito anche grazie al benestare dei genitori.

Da quel momento il ragazzo inizia un percorso di cambiamento durante il quale conosce Flavia: l’amore per lei ha il potere di liberare la sua vera personalità che, però, nel tentativo di trovare una soluzione ai problemi di tutti, lo porta a commettere una serie di errori fatali. Matteo è costretto ad andar via, inizia una nuova vita ma, quando sembra che abbia trovato la sua dimensione, il richiamo del cuore lo costringe a fare i conti con un passato che, per vergogna e frustrazione, aveva frettolosamente accantonato.Tornato a casa, riceve subito una notizia che proprio non si aspettava… 

L'autore:

Biagio ha 32 anni, è napoletano di origine ma risiede a Milano, la città in cui ha scelto di vivere. Laureato in giurisprudenza, scrive da sempre nel tempo libero e quando ne avverte la necessità, traendo ispirazione dalle proprie esperienze personali, in parte riunite in questo primo romanzo.
Scopri anche la pagina Facebook dedicata Della stessa sostanza dell'amore con tanti altri contenuti, foto e commenti.

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III° tappa - All'interno del cuore di Matteo 

“Vedendo suo padre, con gli occhi lucidi, ritrovare magicamente la parola e raccontare con entusiasmo i suoi ricordi di quando era piccolo; sua madre, che sembrava stesse parlando con una vecchia amica, risfoderare il suo sorriso in presenza di Flavia e, quest’ultima, a proprio agio, nonostante la stessero bombardando di chiacchiere, Matteo si alzò dalla sedia e fece due passi indietro. Per inquadrarli bene e immortalare quella magnifica scena, come se avesse una macchina fotografica al posto degli occhi. Le persone che più amava erano davanti a lui, serene, insieme. Pensò che li avrebbe voluti vedere sempre in quel modo e, così, pregò Dio di dargli la possibilità di fare qualcosa di concreto per tutti e tre.”

Matteo non aveva particolari ambizioni per se stesso. Ma quando scopre l’amore e viene a conoscenza dei problemi della sua famiglia, fa proprio il sogno di Flavia e, nello stesso tempo, cerca di includere i suoi genitori in quello stesso sogno, ovvero avviare un agriturismo. Matteo elabora un piano perfetto, con tanto di progetto architettonico, preventivi e distribuzione dei ruoli. Manca, però, la cosa più importante: il capitale da investire. La sua famiglia, già provata da anni di crisi, non se la sente di appoggiare l’idea del ragazzo che, da parte sua, non perde la speranza e cerca altre vie, finendo però nella rete di uno strozzino.

“Matteo accettò. Il dolore, insieme alla paura che aveva maturato per O’ Pesante, non gli fecero avere l’ardire di rifiutarsi. Arrivò a pensare che lo chiamassero così perché aveva la mano pesante e non per il suo fisico pelle-ossa. Fu rassicurato dallo sciacallo per il pagamento della sua quota d’ingresso al torneo della Befana e andò via, tenendosi la spalla in una mano.

Era finito nella trappola micidiale del gioco d’azzardo e poi nella morsa dei ricatti di uno strozzino di professione. Era sprofondato in un imbuto malefico senza rendersene conto. Chiamò un paio di vecchi compagni del Bunker, con l’intenzione di raccogliere informazioni su di lui. Sentì parlare di minacce, percosse, gente che si era rovinata per colpa sua, padri di famiglia cacciati di casa dalle mogli, piccoli imprenditori falliti, pensionati picchiati brutalmente. Matteo rabbrividì. Solo allora realizzò in quale guaio si fosse cacciato.

D’altra parte, la vergogna gli impedì di raccontare tutto, di denunciare e, finanche, di sfogarsi con qualcuno. Aveva paura di dare l’ennesimo dispiacere a sua madre, di perdere la loro fiducia in maniera irrimediabile e, soprattutto, aveva paura di perdere Flavia.

- Oddio! E se viene a bussare qui? Se viene a chiedere i soldi a papà? Potrebbe far del male pure a loro! – si tormentava terrorizzato.

Trascorse la notte senza riuscire a prendere sonno, in preda a violenti attacchi di tosse e conati di vomito. All’alba s’affacciò al balcone di casa sua. Guardò in basso e, per un attimo, un desiderio di pace gli passò per la testa. Rientrò in casa richiamato dal suono della sveglia che proveniva dalla stanza di sua madre, impostata alle 6.00 del mattino per andare a lavoro. Ne sarebbe uscito. Da solo. Non c’era alternativa. Si ripeté questo nella sua testa, come un karma, fino ad addormentarsi.”

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Seguite tutte le tappe: un fortunato lettore potrà portarsi a casa una copia del romanzo!



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giovedì 12 gennaio 2017

"Ti amo per caso" di Brittainy C. Cherry

Buongiorno cari,
l'anno scorso con "L'amore arriva sempre al momento sbagliato" ho scoperto la penna di Brittainy C. Cherry. La storia mi aveva particolarmente colpita ed emozionata (diventando uno dei miei romance preferiti), dunque ero curiosa di leggere "Ti amo per caso", primo capitolo della serie Elements, e anche questa volta, a lettura conclusa, il risultato è stato un mix di lacrime e occhi a cuoricino.



"Anche quando faceva male il cuore, leggere un libro che parlava d'amore mi regalava sempre un po' di ottimismo. Quelle pagine in qualche modo mi ricordavano che forse, un giorno, sarei stata di nuovo bene. Forse, un giorno, si sarebbe sistemato tutto."


Trama.

Hai presente quello spazio che c’è tra un incubo e un bellissimo sogno? Quando il domani non arriva mai e il passato non fa più male? Sì, proprio dove il mio cuore batte allo stesso identico ritmo del tuo, il tempo non esiste ed è facile respirare? È lì che voglio vivere con te».
Mi avevano messa in guardia su Tristan Cole.
«Stai lontana da lui», mi diceva la gente. «È crudele». «È freddo».
È semplice giudicare un uomo dal suo passato. Troppo facile guardare Tristan e vedere un mostro. Ma io non potevo farlo. Ho riconosciuto il male che si portava dentro, perché era simile a quello che viveva in me. Eravamo due persone svuotate. Entrambi alla ricerca di qualcosa di diverso. E insieme abbiamo deciso di provare a riunire i frammenti del nostro passato. Poi, forse, avremmo potuto finalmente ricordarci di respirare…

Perché leggerlo?

Ciò che voglio trasmettervi con le mie parole sono le emozioni che mi ha suscitato questa lettura perché solo così capirete il motivo per il quale le storie scritte da Brittainy C. Cherry sono tanto speciali.
Come dice la trama, i protagonisti di "Ti amo per caso" sono due persone devastate dal dolore e sin dalla prima pagina, noi stessi percepiamo lo stato d'animo di Tristan e Liz. 
Credetemi quando vi dico che in più occasioni questo libro mi ha spezzato il cuore, anche perché il passato di Tristan e la tenerezza di Emma, la figlia di Liz, mi hanno completamente coinvolta e commossa.
A mio parere il punto forte del romanzo sono proprio i personaggi infatti. Tristan all'apparenza è un uomo burbero, inavvicinabile, considerato pericoloso; tiene tutti lontani perché non vuole ferire nessuno, soffre in solitudine. 
Elizabeth, sebbene devastata, non si arrende al dolore perché ha una ragione per continuare a vivere: Emma, una meravigliosa bambina dotata di una particolare sensibilità che è impossibile non amare.
Liz fin da subito è attirata dalla figura di Tristan, ma il loro primo incontro non è propriamente idilliaco: l'uomo fa di tutto per farsi odiare, ma non ottiene l'effetto sperato. Con il passare del tempo infatti, il loro rapporto diventa particolare, inizialmente si "usano" a vicenda per ricordare le persone che non sono più al loro fianco, fino a quando il dolore viene in parte alleviato e l'affetto che nutrono l'uno per l'altra diventa sempre più forte.
Anche in questo caso, Brittainy C. Cherry racconta una storia di sofferenza e crea per i protagonisti un intreccio di situazioni difficili da affrontare, ma forse è questo che rende il finale così emozionante.
Sono sicura che anche voi amerete "Ti amo per caso" tanto quanto me, che odierete la volgarissima migliore amica di Liz come ho fatto io e che "adotterete" Tristan come fidanzato di carta. 

"Penso che ci siano due libri al mondo che tutti dovrebbero leggere, perché ti insegnano praticamente tutto quello che si deve sapere della vita: la Bibbia e Harry Potter"

Con questa frase il protagonista maschile mi ha rubato il cuore...peccato non sia reale!

Avrete capito che vi consiglio di correre in libreria ad acquistare questo libro perché è una lettura catartica, che fa bene al cuore, e che fa riflettere sull'importanza di concedere, e concedersi, seconde occasioni nella vita.

E ora, come sempre, vi lascio con una canzone...






mercoledì 11 gennaio 2017

"Sex or Love" di Flavia Cocchi - Intervista all'autrice

Buon mercoledì lettori,
venerdì vi ho parlato in maniera entusiasta del libro di Flavia Cocchi, "Sex or Love" (trovate qui la recensione).




Oggi invece leggerete l'intervista alla scrittrice...sarà molto "musicale", tenetevi forte! 




Flavia Cocchi ha sedici anni, vive in un piccolo paese in provincia di Bologna, frequenta il liceo delle scienze umane e ama impegnarsi nel sociale. 


Ti ricordi l’esatto momento in cui hai deciso di iniziare a scrivere? 

Ho iniziato all'età di 11 anni con un diario in cui scrivevo di un ragazzo che mi piaceva. Se andassi a rileggerlo ora sarebbe terribile, ma quello è stato l’inizio di tutto: da lì ho deciso di buttare giù i miei pensieri per la prima volta. Prima di Sex or Love? Ho scritto altre cinque storie, delle quali solo una è stata completata.

Come è nata l’idea della storia di Luca e Bea?

I personaggi di Luca e Bea sono nati nella mia mente durante passeggiate e viaggi. Osservavo ragazzi innamorati tenersi per mano, baciarsi e scambiarsi sguardi. Da quelle osservazioni ho iniziato a crearne di mie ed è nato, inaspettatamente, un libro.

Quanto c’è di te nei personaggi che hai creato?

Ho cercato di tenere il più possibile fuori dalla storia la mia vita personale, ma come spesso accade, i personaggi hanno inevitabilmente ereditato qualche cosa di me. Beatrice ha preso la sua passione per il tè ad ogni ora e un po’ della sua insicurezza; Luca invece è disordinato, ha una memoria visiva immediata nello studio e tenta di dire le cose giuste al momento giusto proprio come me – anche se non sempre ci riusciamo.

Ami scrivere, ma sei anche una lettrice accanita? Se si, hai un libro o un genere preferito?

Mia madre mi dice sempre che dovrei passare ad una lettura un po’ più... impegnata. Per ora leggo quasi solo romanzi d’amore e mi va bene così: alcuni mi insegnano cose nuove, mi fanno riflettere ed emozionare, a tal punto che se qualche libro non è stato tradotto in italiano, lo leggo in inglese! Libro preferito in assoluto Uno splendido disastro di Jamie Mcguire, ma anche Mai per amore (e sequels) di Penelope Douglas mi ha fatto provare meravigliose emozioni.

Nel mio blog, ai libri abbino sempre una canzone e nel caso di “Sex or Love” ho scelto la canzone “Thinking out loud” di Ed Sheeran (adoro il pezzo e lui, ottima scelta!) perché è nella playlist di Bea. Se dovessi scegliere altre due canzoni, una per Bea e una per Luca, quali sarebbero? E quale sarebbe la colonna sonora della loro storia?

Anche io adoro Ed Sheeran e in particolare quella canzone! Per Bea ci sarebbe un’altra canzone che riassume molto il suo modo di pensare: I think I’m in love di Kat Dahlia. A Luca invece affiderei You & I (Nobody in the World) di John Legend, perché penso sia molto azzeccata. Per la colonna sonora della loro storia Perfect Two di Auburn sarebbe, a mio parere, perfetta!


****

Non conoscevo le canzoni citate da Flavia e se anche voi, come me, siete curiosi di scoprirle, le trovate raccolte qui!


venerdì 6 gennaio 2017

"Sex or Love" di Flavia Cocchi

Buongiorno lettori,
inizio il nuovo anno parlandovi di un libro delizioso, "Sex or Love" di Flavia Cocchi pubblicato da Leggereditore. Si tratta di una storia che ha avuto un grande successo su Wattpad (9 milioni di clic e 100 mila lettori), scritta da una ragazza di soli 16 anni.



Trama.

Luca e Beatrice non si sopportano, è risaputo. Lei è dolce e riservata, lui strafottente e sicuro di sé. Nonostante siano compagni di classe e condividano le stesse amicizie, è dal primo anno del liceo che non fanno che discutere e scambiarsi ripicche. E ora che il quarto anno è appena iniziato, la situazione non sembra destinata a migliorare. Eppure, dopo una festa in cui entrambi hanno bevuto qualche bicchiere di troppo, si risvegliano nello stesso letto. Nudi. Increduli. E soprattutto senza alcun ricordo di quanto accaduto. Ma una cosa è certa: da quel momento non riescono più a stare lontani. Irrimediabilmente attratti l’uno dall’altra, nonostante continuino a detestarsi, decidono di assecondare l’attrazione fisica che li lega. Gli accordi sono chiari e fissati in un vero e proprio decalogo antinnamoramento: sesso tutte le volte che vogliono, nel rispetto reciproco, nel totale segreto e senza mai lasciarsi andare a baci e altri atteggiamenti affettuosi. Luca e Bea sono certi che in questo modo il loro rapporto non possa degenerare in qualcos’altro... Ma sarà davvero così? 


Perché leggerlo?

Premetto che ho quasi 11 anni più della scrittrice e, sebbene non possa certo definirmi vecchia, quando ho iniziato il libro avevo la paura di non riuscire ad entrare in sintonia con i personaggi diciassettenni da lei creati. 
Ma poi ho divorato "Sex or Love" in un solo giorno, e ho fatto un tuffo nel passato cercando di ricordare come mi sentivo io a quell'età.
Questo romanzo mi ha colpito per due motivi: la storia e la scrittura. Siamo abituate a leggere di amori strazianti, drammi vari, bad boys e innocenti ragazze; ma diciamocelo, a 17 anni, a meno che non ci si trovi in particolari situazioni, la vita è un "semplice" (si fa per dire) susseguirsi di emozioni: si vivono le prime cotte, si battibecca con i compagni di classe e si litiga con i genitori. 
Ecco perché la storia mi è piaciuta, perché è verosimile ed estremamente normale. Le schermaglie tra Luca e Bea mi hanno divertita e la dolcezza del loro "indefinibile rapporto" mi ha intenerito. L'autrice infatti è stata molto brava nel caratterizzare i personaggi, e in particolar modo, i protagonisti. Bea è la figlia che tutti i genitori vorrebbero, la classica brava ragazza che si comporta bene per non ferire la mamma e che cerca di non far trasparire il dolore che prova per la perdita del padre. Luca invece non ha superato la separazione dei suoi e il rancore che prova nei confronti del padre, lo porta ad adottare degli atteggiamenti da duro. Ma a noi lettori, invece, viene mostrato anche il suo lato tenero grazie alla presenza, nel romanzo, di alcune scene con suo fratellino Tommy, un bimbo molto vispo e simpatico.
A parer mio, Luca e Bea sono due ragazzi che hanno un grande bisogno di affetto e che trovano conforto l'uno nell'altro. Sono però in quella fase della crescita in cui non si hanno certezze, quella in cui si passa da un'esperienza all'altra per cercare di capire se stessi. Si odiano, si amano, diventano amici, litigano, fanno pace...non sanno minimamente cosa provano, o forse hanno paura di scoprirlo. 
Come vi ho anticipato, ho poi molto apprezzato la scrittura di Flavia Cocchi. Non mi aspettavo che una ragazza giovane come lei scrivesse così bene. Non solo ha dato vita ad una storia appassionante e divertente, ma (e non voglio fare la precisina) mi ha stupito anche il fatto che abbia utilizzato un registro linguistico non contaminato da sgrammaticati termini giovanili. 

Che dirvi? Io attendo con ansia il seguito e intanto vi consiglio la lettura di "Sex or Love" per cominciare l'anno nel migliore dei modi, con un romanzo allegro e spensierato, ma mai banale.


P.s. Come sempre, vi lascio con una canzone, che in questo caso viene direttamente dalla playlist preferita di Bea!




"And I’m thinking ‘bout how people fall in love in mysterious ways"



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